I thank God for giving me life swaddled in a cloth of kindness that has spread along the whole length of my life. I thank the pain that spilt me in half, scarifying every ounce of me. I needed it like broken bread on the table. Most often, numbness turns us off but sometimes regenerates, leading us towards quiet lakes that form of our most intimate nature. It teaches us that beyond effort there is surrender; besides certainty there is curiosity for everything else that turns that certainty into an eyelash fragment dropped in a bathroom sink.
Ringrazio dio per avermi fatto nascere avvolto nella gentilezza, come un drappo che si è esteso per tutta la lunghezza della mia vita. Ringrazio il dolore che mi ha aperto a metà, scarnificando ogni grammo di me. Ho avuto bisogno di lui come il pane spezzato sulla tavola. Il torpore il più delle volte spegne ma qualche volta rigenera, ci spinge verso i laghi di quiete che formano la nostra natura più intima. Ci insegna che oltre lo sforzo c’è l’abbandono; oltre alla certezza di sapere c’è la curiosità di tutto il resto che rende quella certezza un frammento di ciglia lasciato cadere nel lavandino del bagno.
Bangkok, 4 febbraio 2018